sabeo
sabèo agg. e s. m. [dal lat. Sabaeus, gr. Σαβαῖος]. – 1. a. agg. Dell’antica città di Saba (Arabia merid.) e del regno che la ebbe come capitale: Soave fior, qual non produce seme Indo o sabeo ne l’odorata sabbia (Ariosto); lo stato s.; i re s.; la religione s.; iscrizioni s., le numerosissime iscrizioni su pietra trovate nel territorio dello stato sabeo (di cui le più antiche sembrano risalire agli inizî del 5° sec. a. C.), caratterizzate da una scrittura solo consonantica; èra s., espressione con cui si indica un computo degli anni per la datazione di avvenimenti, usato probabilmente solo nelle iscrizioni sudarabiche del 5° e 6° sec. d. C., il cui anno di partenza si ritiene essere stato approssimativamente il 109 a. C. b. s. m. (f. -a) Abitante o nativo della città e del regno di Saba. 2. s. m. Denominazione usata talvolta per designare la più diffusa e la più importante delle lingue sudarabiche, estesa anche a indicare l’intero gruppo.