rutilo
rùtilo agg. e s. m. [dal lat. rutĭlus, agg.]. – 1. agg., letter. Rosso acceso, fulvo: la r. faccia Vede da presso e la bocca bramosa (D’Annunzio); r. chiome. 2. s. m. Minerale tetragonale, biossido di titanio, di lucentezza adamantina e di colore giallo nei cristalli aciculari, da rosso sangue a bruno per impurezze di ossido di ferro in masse o in grossi cristalli. Molto diffuso come componente accessorio di rocce diverse, si rinviene in giacimenti alluvionali (sfruttati, se molto ricchi, per la preparazione di acciai speciali al titanio), o nelle litoclasi degli scisti cristallini, ed è responsabile del fenomeno del gatteggiamento e dell’asterismo di molte gemme, nelle quali si trova incluso in cristalli aghiformi. Il rutilo sintetico è in commercio come imitazione del diamante.