runa
s. f. [dal nordico antico rūnar «scrittura (segreta)», plur. di rūn, got. rūna «mistero, segreto»]. – Ciascuno dei caratteri e segni grafici, alfabetici e insieme simbolici, del mondo germanico antico (in genere 24, successivamente ridottisi a 16), che raggiungono la massima diffusione nei paesi scandinavi tra la fine dell’antichità e l’inizio del medioevo (400-1100), documentata, in origine, da testi religiosi, di carattere cultuale e magico. Questa scrittura, limitata e sopraffatta fin dall’alto medioevo dall’alfabeto latino, è sopravvissuta tuttavia in qualche rara zona isolata della Svezia fino all’ultimo Ottocento. Per analogia, si è parlato anche di r. turche e di r. ungheresi per indicare i caratteri grafici di documenti medievali in lingua turca (ungheresi fa allusione al luogo di ritrovamento), in quanto simili nell’aspetto alle rune germaniche.