rugiada
s. f. [lat. *rosiata, der. di ros «rugiada»]. – 1. Precipitazione atmosferica costituita dalla condensazione del vapore acqueo atmosferico sui corpi al suolo, causata dal raffreddamento conseguente alla irradiazione terrestre notturna; è un fenomeno caratteristico delle notti serene, più evidente sulle foglie dei vegetali perché su queste si condensa anche il vapore da esse stesse emesso: un prato bagnato di rugiada, foglie cosparse di r.; minute goccioline di r. brillavano ancora sull’erba; Quando noi fummo là ’ve la rugiada Pugna col sole (Dante). In usi fig., letter. o elevati, refrigerio, sollievo, conforto morale, spirituale: alcuna r. cadere sopra il mio fuoco comincerò a sentire (Boccaccio); le celesti r., le consolazioni, i conforti della religione, della fede. 2. In fisica, temperatura (o punto) di r., la temperatura alla quale deve essere raffreddata a pressione costante una miscela aeriforme contenente un vapore (aria, vapore acqueo, ecc.), perché abbia inizio la condensazione del vapore in essa miscelato.