rottura s. f. [lat. tardo ruptura, der. di rumpĕre "rompere"]. - 1. [il rompere o il rompersi e, anche, la cosa stessa e la parte rotta] ≈ crepa, faglia, falla, fenditura, frattura, incrinatura, lesione, spaccatura. 2. (fig., fam.) [cosa molesta, fastidiosa: che r.!] ≈ barba, fastidio, noia, (fam.) rompimento, (volg.) rottura di coglioni (o di palle), (eufem., fam.) rottura di scatole, (fam.) scocciatura, seccatura. ● Espressioni (con uso fig.): volg., rottura di coglioni (o di palle) ≈ [→ ROTTURA (2)]; eufem., fam., rottura di scatole ≈ [→ ROTTURA (2)]. 3. (estens.) a. [fenditura in un tessuto] ≈ buco, lacerazione, spacco, strappo. ↑ squarcio. b. [danneggiamento in un meccanismo, in un congegno] ≈ danno, guasto. c. (med.) [lesione traumatica di un osso: r. del femore] ≈ frattura. d. (med.) [lesione traumatica di un tessuto o di un organo: r. di un tendine] ≈ lacerazione. 4. (fig.) a. [distruzione di un legame, di un rapporto: r. di un'amicizia, di un fidanzamento] ≈ cessazione, interruzione, troncamento. ↔ continuazione, proseguimento. b. [mancato rispetto di un accordo: r. di un patto] ≈ infrazione, inosservanza, violazione. ↔ adempimento, osservanza, ottemperanza. c. [brusca interruzione dei rapporti fra persone, gruppi, ecc.: fra marito e moglie c'è stata una r.] ≈ crisi, dissidio, divisione, frattura, separazione, spaccatura, strappo. ‖ contrasto, lite. ↔ riconciliazione. ▲ Locuz. prep.: di rottura [che rompe con la tradizione: un romanzo di r.] ≈ d'avanguardia, innovativo, sperimentale, sperimentalista.