rota
s. f., lat. – Ruota. Il termine ha avuto, nel lat. mediev., accezioni partic., tra cui: 1. Segno manuale di forma circolare derivato dal signum crucis, disegnato in calce a determinati atti solenni per conferire loro un supplemento di solennità e validità, introdotto da san Leone IX (papa dal 1048 al 1054) e poi divenuto tipico di alcune cancellerie, oltre a quella pontificia; è formato da una croce circondata da due cerchi concentrici: nell’anello circolare è la divisa pontificia (costituita da un motto scritturale) preceduta da una croce, di regola autografa, mentre nel cerchio interno i quadranti formati dalla croce contengono (a partire da Pasquale II, 1099-1118) i nomi degli apostoli Pietro e Paolo e quello del pontefice regnante. 2. Componimento musicale in stile canonico, di cui rappresenta una delle più antiche manifestazioni (indicato anche col dim. rotula): nasce in Inghilterra agli inizî del sec. 13° quale canzone profana dotta, ed è caratterizzato dallo stilema del canone «infinito», cioè del canone la cui conclusione riavvia al principio.