rosta
ròsta s. f. [dal longob. *hrausta]. – 1. ant. Insieme di frasche disposte a ventaglio, per farsi vento, per cacciare le mosche, per ravvivare il fuoco, o per altri usi: Sopra il desco una r. impiccat’era Da parar mosche a tavola o far vento (Berni). Quindi, per estens., ventaglio quadrato o diversamente sagomato con manico di legno, d’osso o avorio, talvolta con le facce stampate o dipinte. 2. a. Mazzo, insieme di frasche; sbarramento, ostacolo rappresentato da un intrico di frasche o di sterpi: fuggendo sì forte, Che de la selva rompieno ogni rosta (Dante). b. Lavori di rosta, nelle costruzioni idrauliche, opere di consolidamento degli argini di un fiume, consistenti nel riempimento delle zone erose con strati alterni di terra battuta, o ghiaia e fascine, consolidati da fascinate che corrono parallelamente alla sponda. 3. Per la somiglianza di forma con un ventaglio, si chiama rosta, in una porta a sesto arcuato o poligonale, il serramento fisso che occupa lo spazio al disopra dell’imposta, costituito per lo più da una transenna di legno o da un’inferriata metallica a raggiera: un giorno, alla r. del portoncino era appeso un cartello d’«appiggionasi» (E. Cecchi).