rosolare
roṡolare v. tr. [prob. dal longob. rosa «crosta»] (io ròṡolo, ecc.). – 1. Far cuocere allo spiedo o in forno o nel tegame, a fuoco vivace, carni o patate, in modo che la superficie faccia crosta, assumendo il caratteristico colore rosso-bruno o marroncino. Nell’intr. pron.: le patate cominciano a rosolarsi; e nel rifl., in usi iperb. e fig.: come è bello, dopo il bagno, rosolarsi al sole. 2. fig., scherz., tosc. Di persona, canzonarla, criticarla con insistenza e sottigliezza: si rosolava bene il signor podestà, ... ma alla lontana, ... perché, se non aveva i bravi, aveva i birri (Manzoni); anche, conciarla male a forza di botte, o portarle via metodicamente, a poco a poco, tutti i soldi: non ti fidare di quella gente, che ti rosolerà senza che tu te ne accorga. ◆ Part. pass. roṡolato, anche come agg., ma solo in senso proprio: polpette ben rosolate; terga rosolate e fumiganti (Carducci).