robustezza
robustézza s. f. [der. di robusto]. – 1. L’essere robusto, la qualità di chi o di ciò che è robusto: r. del corpo, delle braccia, della voce; uomo, donna di gran r.; r. di un cavallo, di una razza bovina; r. di un albero, di una torre, ecc.; r. di una costruzione, la capacità di resistere bene, senza deformarsi né rompersi, a sollecitazioni; in usi fig.: un vino di notevole r.; in partic., riferito a facoltà intellettuali e spirituali: r. d’ingegno; r. morale; r. di fede. 2. a. Nella tecnica aeronautica, coefficiente di r., rapporto tra la sollecitazione che, agendo su un aeromobile, provocherebbe il collasso delle sue strutture, e quella che effettivamente agisce sull’aeromobile stesso a pieno carico in volo orizzontale rettilineo uniforme. b. Nella costruzione navale, r. longitudinale dello scafo, proprietà dello scafo a resistere all’azione flettente che si origina quando la nave si trova sulla cresta o nel cavo di un’onda; r. trasversale dello scafo, proprietà dello scafo a resistere all’azione combinata delle pressioni esercitate dall’acqua e degli sforzi di taglio che si originano quando la nave si trova tra la cresta e il cavo di un’onda.