rivolgere /ri'vɔldʒere/ [der. di volgere, col pref. ri-, sul modello del lat. revolvĕre] (coniug. come volgere). - ■ v. tr. 1. a. [muovere, ruotare qualcosa in una certa direzione, anche con le prep. a, verso del secondo arg.: r. la prua verso la riva; r. gli occhi a qualcuno] ≈ dirigere, girare, indirizzare, orientare, (lett.) torcere, volgere, voltare. ↔ allontanare, deviare, distogliere. b. (fig.) [volgere verso qualcuno, con riferimento allo sguardo, al discorso, all'attenzione, con la prep. a del secondo arg.: r. la parola a qualcuno] ≈ indirizzare, volgere. 2. a. [volgere più volte, muovere qua e là] ≈ [→ RIVOLTARE (3. a)]. b. (fig.) [esaminare qualcosa con la mente, spesso inquietamente e dubitosamente, anche con la prep. in del secondo arg.: r. nell'animo un pensiero, un'idea] ≈ coltivare, covare, nutrire. ↓ meditare. ■ rivolgersi v. rifl. 1. a. [volgersi verso una direzione o una persona con il corpo: r. dall'altra parte] ≈ girarsi, rivoltarsi, voltarsi. b. [iniziare a parlare a qualcuno, con la prep. a: mi rivolgo a te] ≈ parlare (con). 2. (con la prep. a) (fig.) a. [fare ricorso a una persona per aiuto, informazioni, ecc.: r. a qualcuno per un aiuto] ≈ affidarsi, andare (da), indirizzarsi, interpellare (ø), ricorrere. b. [indirizzare il proprio impegno, il proprio studio, ecc., verso un settore, un'attività: r. agli studi letterari] ≈ applicarsi, darsi, dedicarsi.