ritrovare
v. tr. [comp. di ri- e trovare] (io ritròvo, ecc.). – 1. a. Trovare di nuovo: ho lasciato un’altra volta la borsa in treno: speriamo di ritrovarla, come la volta scorsa; se la ritrovo a origliare, quella ficcanaso, la sistemo io! b. Forma intensiva di trovare: non riusciva a r. la strada, l’uscita; i soccorritori li hanno ritrovati ancora in vita. 2. a. Trovare persone, animali o cose perduti o smarriti, scomparsi o nascosti, che non si vedevano più o di cui non si avevano notizie da tempo: r. un bambino perdutosi nella calca, un figlio scomparso, un amico ritenuto morto; r. un vecchio compagno di scuola; r. il cane smarrito, un canarino volato via; r. le chiavi di casa, gli occhiali, il portafoglio, la patente di guida, smarriti, perduti, dimenticati o rubati; con l’idea più o meno esplicita che il ritrovamento comporti ricerche particolari: finalmente ritrovò il bambino in una strada del centro; sono riuscita a r. l’anello di brillanti: era sotto un tappeto; alla fine la lettera fu ritrovata nel cestino della carta straccia. In usi estens. e fig.: r. la strada, il cammino; r. le orme della selvaggina; r. il filo del discorso; in partic., di condizioni fisiche e psichiche, recuperarle, riacquistarle: r. la salute, le forze, l’energia; r. la forma (riferito, per es., a un atleta); r. la serenità, la fiducia nella vita, la fede; r. la pace, la calma, il buonumore. b. Trovare, scoprire attraverso studî, ricerche e indagini, esperimenti: r. la soluzione di un problema scientifico; r. nuove tecniche di produzione, una nuova terapia dell’artrite, un nuovo rimedio farmacologico (v. anche ritrovato, n. 2). c. fig. Riconoscere: non ce lo ritrovo davvero, in quel ritratto; un regista come lui, in quel filmetto di cassetta, non lo ritrovo proprio. d. ant. Trovare cercando, in qualche espressione fig.: r. un disegno, o le linee di un disegno, ripassarne i contorni; scherz., battendola forte, l’andava le costure ritrovando (Boccaccio), metafora tolta dall’uso dei sarti e farsettai di battere le cuciture per spianarle, volendo dire che a una persona è stata inflitta una forte battitura o bastonatura. 3. Nell’uso fam., region., ritrovarsi, trovare in sé, addosso a sé qualche cosa, per lo più spiacevole, quasi constatandone con sorpresa la presenza: s’è ritrovato sul conto un addebito che non sa spiegarsi; mi son ritrovato addosso una cimice, e non so come me la sia presa; quindi, avere, possedere: con quella miseria che si ritrova, non può certo scialare; con quel sonno che mi ritrovavo, mi toccò alzarmi e uscire di corsa; in frasi scherz. o d’ingiuria: hai anche il coraggio di fare il bellimbusto, con la faccia che ti ritrovi! 4. intr. pron. a. Trovarsi, cioè incontrarsi di nuovo: desidero ritrovarmi ancora con lui; fugge di ritrovarsi con quella e di rivederla (Leopardi); talora semplicem. incontrarsi, senza valore iterativo: se io senza indugio non mi ritruovo seco per certo io me ne credo morire (Boccaccio); come rifl. reciproco: separandosi, decisero di ritrovarsi tutti a cena; si ritrovarono dopo molto tempo; anche di incontri abituali: la sera ci si ritrova al circolo. b. Tornare nuovamente in una determinata situazione: gli piacerebbe ritrovarsi giovane e spensierato come allora!; non vorrei ritrovarmi ancora in quelle condizioni!; accorgersi di essere capitati in qualche posto, senza averlo esplicitamente voluto o senza aspettarselo: Mi ritrovai per una selva oscura (Dante); dopo un lungo giro si ritrovò nello stesso punto dal quale era partito. Anche fig., di situazioni o condizioni per lo più incresciose o spiacevoli: dopo tanta fatica dovevo ritrovarmi a questo punto!; se continui così finirai per ritrovarti male, a mal partito. c. Ritrovarcisi, orientarsi, raccapezzarsi: pur mancando dalla città da molti anni ci si ritrovava facilmente; in mezzo a tutti questi conti non mi ci ritrovo proprio. Quindi, anche, trovarsi a proprio agio: lui nella vita militare ci si ritrova bene; fra quei maleducati, io non mi ci ritrovo. Con altro senso: È arzillo e gaio, Par che dal giubilo Non si ritrovi (Giusti), sia fuori di sé.