ritiro
s. m. [der. di ritirare]. – 1. L’azione e l’operazione di ritirare, il fatto di ritirarsi o di venire ritirato, sia nel sign. di richiamare, fare tornare indietro: decidere, disporre, attuare il r. delle truppe, della flotta, di un ambasciatore; sia in quello di riprendere, togliere, farsi consegnare cose: r. dei depositi, domanda di rimborso delle somme depositate presentata alla banca; r. dei biglietti di banca scaduti, di merce risultata imperfetta; r. di un pacco postale, dello stipendio, della pensione; r. del corriere, la ricezione della posta in arrivo nelle grandi aziende. R. della patente di guida, del passaporto, della licenza di esercizio, del porto d’armi, ecc., provvedimenti adottati dalla competente autorità amministrativa, nei casi consentiti dalla legge, in relazione a fattispecie nelle quali appaia opportuna la revoca della precedente autorizzazione; in marina, r. della patente, r. della classe, la perdita di tali autorizzazioni, garanzie, in seguito a determinate cause (errori, omissioni, avarie). 2. a. Il ritirarsi in un luogo appartato: un lungo r. in campagna ti farà bene; e, più com., il luogo appartato in cui ci si ritira a vivere: quest’alberghetto di montagna è un ottimo r. per chi vuole stare tranquillo; mi sono già scelto un r. per quando andrò in pensione. In partic., r. spirituale (o assol. ritiro), corso di esercizî spirituali svolto, come pratica religiosa, per un breve periodo di tempo lontano dall’ambiente e dagli impegni consueti: fare un r. di tre giorni, partecipare a un r. spirituale di una settimana in un convento benedettino. Per estens., nel linguaggio sport., periodo di preparazione atletica e insieme di distensione psichica effettuato da squadre e atleti in località appartate, salubri e opportunamente attrezzate, prima di una gara impegnativa: il r. della squadra azzurra alla vigilia dei campionati del mondo; con sign. concr., la località stessa: il r. di Coverciano presso Firenze. b. La condizione di chi vive ritirato: vivere in r., in assoluto r.; uscì dal suo consueto r. solo per recarsi una volta a Roma; preferì il r. del chiostro alle soddisfazioni della vita mondana. 3. Il ritirarsi da un’attività pubblica, da un impiego, ecc.: r. dalla vita politica di un autorevole parlamentare; r. a vita privata di un attore, di un cantante; talora anche lo stato di chi si ritira da un impiego: andare, essere in r.; colonnello, notaio in r. (più com. in pensione o a riposo). 4. Rinuncia a prendere parte a una gara, o a una competizione o prova concorsuale, a cui si era deciso di partecipare, oppure rinuncia a condurla a termine dopo averla iniziata: r. da un concorso, da un’asta pubblica, da una gara d’appalto. In partic., nello sport: a. R. di un concorrente, durante lo svolgimento di una competizione (corsa ciclistica, automobilistica, ecc.). b. Abbandono definitivo dell’attività sportiva, o rinuncia a partecipare a determinate competizioni, da parte di atleti, piloti o case automobilistiche o sponsor: il pilota ha annunciato il suo r. dalla formula 1. 5. Di cose e materiali, il fatto di accorciarsi, di restringersi, di diminuire di volume: r. di una stoffa dopo lavata. In partic., nella tecnica, fenomeno di contrazione che si verifica nei metalli durante il raffreddamento susseguente alla solidificazione, nei calcestruzzi cementizî durante l’indurimento, nei terreni in conseguenza della disidratazione. Nella meccanica delle terre, limite di ritiro, uno dei tre indici di Atterberg (v. limite) per caratterizzare la consistenza di un terreno: viene determinato essiccando in armadio termostatico un provino della terra in esame, e misurando poi la percentuale di acqua che vi è contenuta nell’istante in cui il provino raggiunge il minimo volume. 6. Nella sistemazione dell’alveo di un fiume, il livello basale (scarpa interna) dell’argine maestro.