ritardare [lat. retardare, der. di tardare "tardare", col pref. re-]. - ■ v. intr. (aus. avere, non com. anche essere se il soggetto è inanimato) 1. [fare un'azione in ritardo, con la prep. a e l'inf.: r. a rispondere, ad andare in ufficio] ≈ tardare. ‖ indugiare. 2. a. [assol., fare ritardo nel venire, nel giungere e sim., con la prep. di o assol.: anche oggi hai ritardato (di) mezz'ora; non r. mai] ≈ essere in ritardo, portare ritardo, tardare, [con uso assol.] fare tardi. ↔ anticipare, essere in anticipo. b. [di orologio e sim., portare ritardo rispetto all'ora effettiva, spec. con la prep. di: il tuo orologio ritarda di cinque minuti] ≈ (fam.) essere (o andare) indietro. ↔ anticipare, (fam.) essere (o andare) avanti. ■ v. tr. 1. [rendere più lento: r. il moto] ≈ frenare, rallentare. ‖ ostacolare. ↔ accelerare, affrettare, sveltire, velocizzare, [riferito al passo, al ritmo] allungare, [riferito al passo, all'andatura] forzare. 2. [attuare un rinvio nell'esecuzione di un'azione e sim.: r. la consegna di un lavoro] ≈ differire, dilazionare, procrastinare, rimandare, rinviare. ↑ (fam.) mandare per le lunghe. ↔ affrettare, anticipare.