risonare /riso'nare/ (o risuonare) v. intr. [dal lat. resonare, der. di sonare "suonare", col pref. re-] (io risuòno, ecc.; fuori d'accento, più com. -uo- che -o-; aus. avere o essere). - 1. a. [di corpi e oggetti percossi, emettere e rimandare un suono profondo e prolungato: battuto col pugno, il muro risuonò come se ci fosse un vano] ≈ rimbombare, rintronare. b. [di luoghi chiusi o aperti, rimandare i suoni ampliandoli, con la prep. di o assol.: il teatro risuonava di applausi; una stanza che risuona troppo] ≈ echeggiare, riecheggiare. 2. a. (estens.) [di suoni e sim., diffondersi producendo echi: un grido risuonò nella stanza] ≈ echeggiare, riecheggiare, rimbalzare, ripercuotersi. b. (fig.) [di ricordo, pensiero, sentimento e sim., tornare a essere ben vivo: un "no" imperioso che risonò nella sua mente, fece svanire quel disegno (A. Manzoni)] ≈ echeggiare, riaffiorare, riemergere, ripresentarsi. c. (fig.) [di fama e sim., avere ampia diffusione: la fama dei Romani risuonò in tutto il mondo] ≈ diffondersi, spargersi.