risonanza magnetica funzionale
loc. s.le f. Tecnica diagnostica di rappresentazione grafica, che permette di valutare la funzionalità di un organo o di un apparato del corpo umano. ◆ Gli psicoterapeuti con i loro limitati mezzi di indagine non hanno mai potuto rispondere a questi quesiti. Utilizzando nuovi metodi tra i quali la risonanza magnetica funzionale e la tomografia a emissione di positroni si riesce per la prima volta a gettare uno sguardo sull’immagine sfuggente dell’inconscio. (Ezio Giacobini, Stampa, 30 settembre 1998, Tuttoscienze, p. 3) • Dalla fine degli anni ’90, grazie a nuovi macchinari ed esami come la risonanza magnetica funzionale e l’elettroencefalografia è diventato possibile riscontrare come in alcuni casi ci siano più potenzialità di recupero in un paziente di quelle che si vedono attraverso la semplice osservazione clinica. (Francesca Lozito, Avvenire, 1° novembre 2007, p. 21, è vita) • La Babele delle lingue comincia a prendere forma grazie alle neuroscienze, che da qualche tempo hanno a disposizione strumenti portentosi e sempre più dettagliati, primo fra tutti la risonanza magnetica funzionale, che permettono di vedere quel che accade nella testa quando è in funzione. (Laura Ricci, Sole 24 Ore, 16 dicembre 2007, p. 44, Lingue del mondo).
Espressione composta dalla loc. s.le f. risonanza magnetica e dall’agg. funzionale.
Già attestato nella Repubblica del 1° maggio 1994, p. 34, Cultura (Giovanni Maria Pace).