risolvere
risòlvere (ant. resòlvere) v. tr. [dal lat. resolvĕre, comp. di re- e solvĕre «sciogliere»] (io risòlvo, ecc.; pass. rem. risolvéi o risolvètti o risòlsi, risolvésti, risolvé o risolvètte o risòlse, risolvérono o risolvèttero o risòlsero; part. pass. risoluto o risòlto). – 1. Sciogliere, per lo più nel sign. di disfare, semplificare un legame o un intrico, chiarire una cosa complicata. In partic.: a. Scomporre, rendere evidenti i singoli componenti: r. un composto nei suoi elementi, un corpo nelle sue molecole, un numero intero in frazioni; strumento ottico che risolve i più minuti dettagli di un oggetto, cioè che dà immagini con particolari ben separati, netti. b. fig. Semplificare, chiarire qualcosa di complicato, difficile, oscuro: r. un dubbio, una questione, una faccenda intricata, un affare spinoso, una lite (anche intr. pron.: la questione si è risolta con soddisfazione di ambedue le parti, in un nulla di fatto); r. un indovinello, un enigma, una sciarada, scioglierli, trovarne la spiegazione o la soluzione. Più genericam., in riferimento alla soluzione di un qualsiasi problema di carattere pratico (per es., problemi di edilizia, di arredamento, ecc.): nella costruzione della cupola di S. Maria del Fiore Brunelleschi risolse i problemi statici con un sistema di centine; nell’uso parlato anche con ellissi del compl. ogg.: qui risolveremo con una tenda, con degli armadî a muro; e qui come risolviamo?; due o tremila euro risolvono poco, non risolvono nulla, non permettono di superare difficoltà finanziarie; per estens., combinare, concludere, portare a compimento qualcosa di utile: ha buona volontà ma risolve poco; in tutto questo tempo non ha risolto niente. c. In matematica, r. un problema, determinarne la soluzione o le soluzioni; r. un’equazione o un sistema di equazioni, determinarne tutte le radici; r. un triangolo, determinarne gli elementi incogniti partendo dagli elementi noti. d. In diritto privato, r. un contratto, scioglierlo con effetto immediato (v. risoluzione, n. 1 a). 2. Prendere una decisione, decidersi per una soluzione: non so che r.; non ha ancora risolto nulla; più com. con prop. oggettiva: risolvemmo di partire, di accogliere la sua proposta, di lasciarlo fare; nell’intr. pron.: mi sono risolto a invitarlo, a parlargli, a fare ciò che mi ha detto; meno com. seguito dalla prep. di: ci risolvemmo di andare a Milano, di chiedere un prestito. Spesso assol., con l’idea di troncare gli indugi, i dubbî, ecc.: abbiamo discusso anche troppo, ora bisogna risolversi; risolviti presto; prov., chi tosto si risolve, tardi si pente; non mi so r. a dirglielo, a denunciarlo. Nell’uso ant. o letter., con riferimento a risoluzioni di carattere strettamente intellettivo (seguito solitamente dalla cong. che): veduto che non marciva, mi risolsi che di animale che prima era, fosse convertito in pianta (Leopardi), mi convinsi, mi ridussi a credere. 3. ant. Sciogliere in un liquido; in usi estens. e fig., far scomparire, lavare: Se tosto grazia resolva le schiume Di vostra coscïenza (Dante), lavi le impurità della vostra anima, i vostri peccati. Più com., sempre in usi letter. o elevati, l’intr. pron. risolversi, sciogliersi, trasformarsi in acqua o in altro liquido: queste dense nubi si risolveranno presto in un acquazzone; la fitta nebbia si veniva risolvendo in una minuta pioggerella; con questa accezione, anche assol.: mancava poco alla sera, e il tempo pareva sempre più vicino a risolversi (Manzoni). In senso fig., e più com., risolversi in, tramutarsi, concludersi, andare a finire in: la sua gioia si è risolta in pianto; il litigio poteva risolversi in una tragedia; è una fanfaronata che si risolverà in nulla; temo che la situazione si risolva in un danno per tutti; ringraziamo Iddio che tutto si è risolto in bene; quando è espresso un compl. di vantaggio o svantaggio, anche con la prep. a: la faccenda si è risolta a tuo vantaggio, a nostro favore o danno. 4. In medicina, nell’intr. pron. risolversi, evolvere verso la guarigione, riferito a processi morbosi: l’ascesso si è risolto da sé; la sua polmonite si risolverà in una settimana. 5. Con uso intr. (aus. avere), in musica, di accordo o nota dissonante che tende a concludersi in un accordo o in una nota consonante: l’accordo dissonante di 7a di dominante risolve sull’accordo di tonica (v. risoluzione, n. 4). ◆ Part. pres. risolvènte, anche come agg., con accezioni partic. (v. la voce). ◆ Part. pass. risòlto e risoluto; quest’ultima forma è oggi rara con valore participiale (per il quale è com. soltanto risolto). Per gli usi di risoluto come agg., v. la voce.