risolutivo
(ant. resolutivo) agg. [der. del lat. resolutus, part. pass. di resolvĕre «risolvere»]. – 1. Che risolve, che ha la capacità, la funzione e lo scopo di sciogliere e annullare, o di scomporre, o di chiarire e portare a soluzione. Raro in usi generici (un nuovo metodo o procedimento r., di problemi, composti, sistemi complessi, ecc.), è specifico in alcuni usi scient. e tecnici: a. In diritto, condizione r., v. condizione, n. 1 d; condizione r. espressa, clausola che, nei contratti con prestazioni corrispettive, dà luogo alla risoluzione di diritto del rapporto in caso di inadempimento. b. In fisica, potere r., con riferimento soprattutto all’ottica, espressione equivalente a risoluzione (v. risoluzione, n. 5 a). c. In matematica, formula r., formula che fornisce direttamente la soluzione di un problema o le radici di un’equazione; si conosce per taluni problemi elementari e per le equazioni di certi tipi ben determinati, per es., la determinazione dell’area di un poligono regolare, delle radici di un’equazione algebrica di secondo grado. 2. Che risolve, che determina la conclusione, l’esito: fase r., momento r. di una gara, di una battaglia; processo r. di una crisi; atto risolutivo. In medicina, lo stesso che risolvente.