riso /'riso/ s. m. [lat. rīsus -us, der. di ridēre "ridere"] (pl. le risa). - 1. a. [il ridere, anche come singolo atto (in quest'ultimo sign., spesso al plur.): si udì un r. soffocato; fare (o farsi) delle r. da matti] ≈ ↓ sorriso. ‖ risata. ⇓ ridarella, risata, risolino, sghignazzo. ↔ gemito, lamento, pianto. ● Espressioni: fig., prendere in riso [non considerare qualcosa con la dovuta serietà: non sono questioni da prendere in r.] ≈ prendere a ridere (o alla leggera o sottogamba). ↔ prendere seriamente (o sul serio). b. [modo di ridere proprio di una persona: quella ragazza ha un r. sguaiato] ≈ risata. 2. (estens.) [l'essere allegro, gioioso: Per sua difalta in pianto e in affanno Cambiò onesto r. e dolce gioco (Dante)] ≈ allegria, buonumore, contentezza, gaiezza, (lett.) gaudio, giocondità, gioia. ↔ abbattimento, avvilimento, depressione, malinconia, (lett.) mestizia, scontentezza, tristezza. ● Prov.: il riso fa buon sangue [l'allegria fa bene allo spirito e, di conseguenza, al fisico] ≈ cuor contento il ciel l'aiuta. 3. (lett.) [atteggiamento delle labbra che esprime un ridere silenzioso e misurato] ≈ sorriso. 4. (poet.) [cavità boccale: Quando leggemmo il disïato r. Esser basciato da cotanto amante (Dante)] ≈ bocca, labbra.