riservare /riser'vare/ (ant. reservare) v. tr. [dal lat. reservare, der. di servare "conservare", col pref. re-] (io risèrvo, ecc.). - 1. [non consumare qualcosa per offrirlo al momento opportuno a determinate persone o per adoperarlo in particolari occasioni o necessità: r. una bottiglia di vino pregiato per un ospite di riguardo, per una grande occasione] ≈ tenere da parte (o in serbo). ‖ conservare. ↔ consumare. 2. a. [tenere da parte per qualcuno, spec. se importante: gli fu riservato il posto d'onore] ≈ assegnare, destinare. b. [effettuare la prenotazione di un posto e sim.: farsi r. un tavolo al ristorante] ≈ fissare, prenotare. 3. a. [tenere per sé o per altre persone un diritto, una possibilità e sim., nella forma riservarsi: riservarsi un diritto, una facoltà] ≈ ‖ conservare, mantenere. ↔ ‖ perdere, rinunciare (a). b. [decidere di non fare qualcosa per il momento, mantenendo la possibilità di farla in seguito, nella forma riservarsi: riservarsi la decisione, la prognosi] ≈ ‖ differire, posticipare, (lett.) procrastinare, rimandare, rinviare. ↔ ‖ anticipare.