rischiarare
v. tr. [comp. di ri- e schiarare, der. di chiaro]. – 1. Far divenire chiaro o più chiaro ciò che è scuro o oscuro. a. Rendere più luminoso un luogo oscuro, illuminarlo: la luna rischiarava debolmente il paesaggio notturno; una sola lampada rischiara il vicolo buio; rendere un colore meno acceso, più tenue: rischiarerei un po’ quel rosso; in partic., nella tecnica microscopica, lo stesso che diafanizzare; in silvicoltura e in agraria, r. un bosco, una macchia, un albero, sfoltirli. b. estens. e fig. Rendere limpido, sereno, nitido, o più limpido, sereno, nitido: r. il vino, l’olio, con procedimenti varî; la tramontana ha rischiarato il cielo, ha portato via le nuvole e ha riportato il sereno; pasticche per r. la voce, e rischiararsi la voce, renderla più limpida e pura; gli si rischiarò il viso e parlò tutto d’un fiato, come uno scolaretto che ripete la lezione (Antonio Tabucchi); r. la mente, le idee, renderle più nitide, far ragionare e capire meglio: questa esperienza, o quanto ti ho detto, servirà a rischiararti le idee; r. la cultura, renderla più razionale (con riferimento specifico all’illuminismo: v. rischiaramento). In usi letter., chiarire, spiegare: r. un concetto, un passo difficile di un autore. 2. intr. pron. Diventare, farsi chiaro o più chiaro: le nuvole si diradarono e il cielo si rischiarò; verso l’alba l’orizzonte comincia lentamente a rischiararsi (ant. anche senza particella pron.: vedere Lo ciel venir più e più rischiarando, Dante); impers., del tempo, rimettersi al buono, rasserenarsi: ha piovuto per tutto il giorno, ma ora sembra che rischiari; di liquidi, diventare limpido: il vino nuovo va fatto posare un po’ di tempo perché si rischiari. In senso fig., del viso di una persona o della persona stessa, assumere un’espressione più serena e lieta: a quelle parole la sua faccia si rischiarò tutta, gli si rischiararono gli occhi; a quella notizia si rischiarò in volto; di idee, divenire più nitide e precise, chiarirsi: dopo un po’ di riposo ti si rischiareranno le idee. ◆ Part. pass. rischiarato, anche come agg.; nel sec. 18°, fu spesso usato come sinon. di illuminato nel sign. fig. 2 b: in un secolo così studioso e rischiarato per le Lettere, quale la Dio mercé è tuttavia il nostro (Muratori).