riscaldo
s. m. [der. di riscaldare]. – È, in genere, sinon. meno com. di riscaldamento e può essere usato invece di questo in alcune locuz.: così, nella tecnica, forno di r., che serve a riscaldare i materiali e portarli alla temperatura adatta a eseguire le varie operazioni; nell’abbigliamento, tipo di imbottitura di giacche, cappotti, ecc., che può essere disposta sotto la fodera, anche in modo da poter essere facilmente tolta quando non occorra, destinata ad aumentare il potere protettivo dell’indumento stesso. In partic.: 1. Nell’uso fam., nome dato correntemente (come il sinon. incalorimento) a varî quadri morbosi, e spec. a manifestazioni irritative cutanee, a infiammazioni intestinali, ecc. 2. In patologia vegetale, alterazione delle mele e delle pere che si presenta con macchie nerastre più o meno estese sull’epidermide, in seguito all’imbrunimento del contenuto delle cellule epidermiche; si manifesta anche nei frutti conservati in magazzino o in frigorifero, pare per l’accumulo, nei locali di conservazione, dei composti volatili che si formano durante la maturazione dei frutti. 3. In merceologia, lo stadio iniziale di attacco fungino (o fermentazione da batterî) nel legno, caratterizzato da alterazione del colore naturale.