risaltare /risal'tare/ v. intr. [der. di saltare, col pref. ri-]. - 1. (aus. essere) [saltare nel posto da cui si era scesi, spec. con le prep. a, su: risaltarono a (o sul) cavallo e s'allontanarono al galoppo] ≈ rimontare, risalire. ↔ ridiscendere (da). ● Espressioni: fig., fam., risaltare fuori [di cose o persone che s'erano perdute, ricomparire inaspettatamente: di dove è risaltato fuori quel vecchio maglione?] ≈ [→ RIPRESENTARSI (2)]. 2. (aus. essere o avere, ma i tempi comp. sono poco usati) a. (artist., archit.) [di sculture, fregi, cornici, modanature, presentare prominenza rispetto a una superficie: le figure risaltano sul fondo del bassorilievo] ≈ aggettare, Ⓖ sporgere. ↔ rientrare. b. (estens.) [di cosa, distinguersi nettamente da qualcos'altro grazie al colore, alla forma e sim., anche con la prep. su: la camicia chiara risaltava sulla giacca scura] ≈ fare spicco, spiccare, [per la forma] stagliarsi. ↔ scomparire. ● Espressioni: fig., fare risaltare [dare forte evidenza a qualcosa: fare r. i meriti di qualcuno] ≈ accentuare, dare risalto (a), enfatizzare, esaltare, evidenziare, mettere (o porre) in evidenza (o in luce o in chiara luce o in risalto), sottolineare. ↔ (lett.) celare, mettere (o porre) in ombra, nascondere, (lett.) occultare, oscurare, sottacere, tacere. c. (fig.) [di persona, risultare manifestamente superiore agli altri per qualità positive: risalta fra i colleghi per il suo ingegno] ≈ brillare, distinguersi, eccellere, emergere, primeggiare, segnalarsi, spiccare. ↔ scomparire.