ripudiare (non com. repudiare) v. tr. [dal lat. repudiare, der. di repudium "ripudio"] (io ripùdio, ecc.). - 1. [respingere una persona con cui si abbia avuto un legame sociale o affettivo: r. la moglie; r. un compagno di lotta politica] ≈ disconoscere, ricusare, rinnegare, (iron.) scomunicare. ↔ riconoscere. 2. (estens.) a. [non considerare più come proprio qualcosa di cui si è autore e sim.: r. uno scritto] ≈ e ↔ [→ RIPUDIARE (1)]. b. [attuare l'abiura di una fede, di un credo politico e sim.: r. la propria ideologia] ≈ abiurare, apostatare, disconoscere, rinnegare, sconfessare. ↔ affermare, confermare, riaffermare, riconfermare. c. [porre in atto il deciso rifiuto di qualcosa: r. ogni forma di tirannide] ≈ (lett.) abominare, aborrire, detestare, disdegnare, disprezzare, odiare, rifuggire (da). ↓ opporsi (a), respingere, rifiutare. ↔ (lett.) agognare, amare, (lett.) anelare (a), bramare. ↑ adorare. ↓ accettare, acconsentire (a), ammettere, approvare, consentire, permettere.