ripostiglio
ripostìglio s. m. [der. di riposto, part. pass. di riporre]. – 1. Piccolo ambiente (stanzetta, sottoscala, armadio a muro, ecc.) destinato a deposito di oggetti e prodotti varî che si vogliono tenere in serbo o, per qualche ragione, nascondere alla vista: nel corridoio c’è un armadio a muro che serve da r.; dietro quella tenda c’è un piccolo r. dove teniamo le bombole del gas; un r. pieno degli oggetti più disparati. 2. a. In paletnologia, i nascondigli, usati durante la seconda fase dell’età del bronzo e gli inizî dell’età del ferro, per salvare gli oggetti preziosi: vi si rinvengono generalmente pani di rame e di bronzo e oggetti lavorati di queste materie prime. b. In numismatica, il luogo dove vengono casualmente trovate durante scavi o demolizioni monete antiche, sepolte o murate nell’imminenza di un pericolo e non più recuperate in seguito, in quantità talora considerevole, anche di migliaia di pezzi: i ripostigli dànno il maggior incremento alle raccolte numismatiche.