rinviare v. tr. [der. di inviare, col pref. r(i)-] (io rinvìo, ecc.). - 1. [inviare in restituzione, indietro: r. un pacco non richiesto] ≈ respingere, rimandare, rispedire. ↔ accettare, ricevere, ritirare. 2. (sport.) [nel calcio e in altri sport, mandare la palla verso il campo avversario, anche assol.: r. la palla oltre il centrocampo] ≈ rilanciare, rimettere. 3. [far andare da un'altra persona, a un altro ente, luogo o punto, per competenza, per più esaurienti o specifiche notizie e informazioni, ecc.: r. qualcuno da un ufficio all'altro] ≈ ‖ inviare, mandare, (fam.) spedire. 4. (bibl.) [far andare il lettore di uno scritto, mediante apposito rinvio, ad altro punto dell'opera, con la prep. a del secondo arg., anche assol.: r. a una nota] ≈ rimandare. 5. [spostare ad altro tempo, ad altra data, anche con la prep. a del secondo arg.: r. la seduta a data da destinarsi] ≈ aggiornare, differire, posporre, posticipare, (burocr.) procrastinare, prorogare, rimandare. ↔ anticipare. 6. (educ., non com.) [nel vecchio ordinamento scolastico, prescrivere a un alunno gli esami di riparazione: r. un alunno a settembre] ≈ rimandare.