rintoppare
v. tr. e intr. [comp. di r- e intoppare] (io rintòppo, ecc.; come intr., aus. essere o anche avere). – Intoppare di nuovo; o, semplicem., intoppare, incontrare improvvisamente: un altro, uscendo di casa, s’univa col primo che rintoppasse (Manzoni); come intr. (anche con la particella pron.): sono (o mi sono) rintoppato nella stessa persona, nella medesima difficoltà. Nell’uso ant., trans., rattoppare: Chi terzeruolo e artimon rintoppa (Dante).