rinselvatichire
(tosc. rinsalvatichire) v. intr. e tr. [comp. di r- e inselvatichire] (io rinselvatichisco, tu rinselvatichisci, ecc.; come intr., aus. essere). – Lo stesso che inselvatichire; si dice propriam. di animali o piante che dallo stato domestico, o coltivato, riacquistano caratteri o comportamenti proprî della condizione selvatica: molti uccelli, rimessi in libertà, rinselvatichiscono; quegli olivi stanno rinselvatichendo; e in senso fig., di persona: nella solitudine finirà col rinselvatichire (anche con la particella pron., rinselvatichirsi). Poco com. l’uso trans., e per lo più con valore causativo: gli anni vissuti in montagna l’hanno rinselvatichito. ◆ Part. pass. rinselvatichito, anche come agg.: si dava la caccia con pali e forconi a un cane rinselvatichito (Slataper); albero rinselvatichito, albero prima curato, poi lasciato a sé stesso, che riprende l’aspetto del selvatico; anche le sue frutta di solito diventano più piccole e perdono i caratteri pregiati.