rinoceronte
rinocerónte s. m. [dal lat. rhinocĕros -otis, e questo dal gr. ῥινόκερως, comp. di ῥινο- «rino-» e κέρας «corno»; propr. «che ha un corno sul naso»; l’epentesi della -n- nella terminazione è prob. dovuta a influenza di elefante]. – 1. Nome dato a tutti i rappresentanti della famiglia rinocerotidi: sono animali di forme tozze e pesanti che possono raggiungere 2 m d’altezza e 4 di lunghezza, con coda corta, testa allungata, labbra grandi e prensili, uno o due corni impiantati nella regione nasale, costituiti da cute indurita mista a peli fusi tra loro; hanno scarse capacità visive, udito e olfatto acuti, si nutrono di erbe e foglie e sono legati agli ambienti ricchi d’acqua. R. bianco, che costituisce la specie di maggiori dimensioni (lat. scient. Ceratotherium simum), bicorne, tipicamente erbivoro, diffuso in Africa orientale e meridionale; r. comune o r. africano (lat. scient. Diceros bicornis), bicorne, caratterizzato da un breve prolungamento tattile e prensile del labbro superiore, diffuso in Africa centro-meridionale; r. indiano (lat. scient. Rhinoceros unicornis), dell’Assam, che, come il r. sondaico (lat. scient. Rhinoceros sondaicus) di Giava e del sud-est asiatico, possiede un corno soltanto; r. sumatrano (lat. scient. Dicerorhinus sumatrensis), bicorne, che vive a Sumatra, a Giava e nella penisola di Malacca. 2. Scarabeo r., nome comune delle varie specie di insetti coleotteri scarabeidi appartenenti al genere Oryctes (v. scarabeo). 3. In zootecnia, testa di r., la testa del cavallo quando presenta una depressione sul naso.