rinazionalizzare
(ri-nazionalizzare), v. tr. Far tornare in mano pubblica; riportare sotto l’influenza delle scelte politiche e economiche nazionali. ◆ il commissario [europeo, Mario Monti] ha assicurato che la creazione di un network interagente di autorità comunitarie e nazionali è indispensabile per far fronte alla complessità dell’economia moderna e non significa in alcun modo sminuire il ruolo di Bruxelles o ri-nazionalizzare la politica di concorrenza europea. (Sole 24 Ore, 28 settembre 2000, p. 2, Europa) • dopo che il presidente del Consiglio ha affrontato il tumultuoso dibattito parlamentare sull’affare Telecom Italia, anche Angelo Rovati, l’autore di quel documento che ha attirato sul capo del governo l’accusa di voler rinazionalizzare la rete telefonica, è pronto a raccontare la sua versione dei fatti: (Sergio Rizzo, Corriere della sera, 2 ottobre 2006, p. 11, Politica) • «Sono messaggi che fanno presa un po’ ovunque nel Paese, e del resto lei [Yulija Timoschenko] nei mesi in cui è stata premier ha anche cercato di mettere in pratica qualcosa, per esempio rinazionalizzando imprese che erano state privatizzate in modo selvaggio negli anni precedenti» [Vasilij Stojakin intervistato da Astrit Dakli]. (Manifesto, 28 ottobre 2007, p. 15, Europa).
Derivato dal v. tr. nazionalizzare con l’aggiunta del prefisso ri-.
Già attestato nella Repubblica del 5 luglio 1985, p. 7 (Sandro Viola).