rimorire
v. intr. [comp. di ri- e morire] (coniug. come morire; aus. essere). – Morire di nuovo, una seconda volta: è morto per la libertà, e se tornasse in vita sarebbe pronto a r. per essa; il digiuno, l’affanno ... Che fanno ch’esperto io rimuoia (Pascoli). ◆ Part. pass. rimòrto, anche come agg.: l’ombre, che parean cose rimorte (Dante), morte una seconda volta, tanto erano pallide e rifinite; in espressioni enfatiche, morto da tempo, morto (o cessato, dimenticato, ecc.) definitivamente, completamente privo di vitalità, e sim.: a quell’epoca, doveva essere già morto e rimorto; Dante ... alla scolastica impersonale, cosa rimorta, diè la eloquenza sua (Carducci).