rimondare
v. tr. [comp. di ri- e mondare] (io rimóndo, ecc.). – Mondare di nuovo. Più com. come equivalente del semplice mondare, talvolta con valore intensivo: r. un campo dalle erbe; r. una pianta, portarne via i polloni inutili; r. un ramo, pulirlo in modo da farne una pertica, un bastone, una bacchetta. Anche, sinon. letter. di ripulire, in senso generico, in senso proprio e fig.: con casuali osservazioni mi rimondò di certi impacci provinciali (Pavese). ◆ Part. pass. rimondato e rimóndo (v.).