riga s. f. [dal longob. rīga]. - 1. [sottile segmento rettilineo segnato su una superficie: tracciare una r.] ≈ linea, rigo. 2. [linea che segna la spartizione dei capelli: portare la r. in mezzo] ≈ (non com.) divisa, partizione, scriminatura. 3. a. [sequenza di parole disposte orizzontalmente sulla stessa linea, in una pagina scritta: la divisione delle parole, delle sillabe in fin di r.] ≈ linea, rigo. b. (estens.) [linea di scrittura o di stampa, con riferimento a ciò che vi si esprime, anche iperb.: mi ha scritto alcune r. di dedica] ≈ frase, parole, rigo. 4. a. [disposizione di persone ordinate una di fianco all'altra nella medesima linea: la prima r. di uno schieramento] ≈ fila. ● Espressioni (con uso fig.): mettersi in riga [cercare di stare alla pari, con la prep. con: mettersi in r. con i colleghi] ≈ emulare (ø), stare al passo (di); stare in riga [essere obbediente] ≈ obbedire. ↔ disobbedire, ribellarsi. b. (estens., non com.) [insieme di oggetti allineati o affiancati: una r. di soprammobili] ≈ fila, sequela, sequenza, serie, successione, (lett.) teoria. 5. [segno lineare lasciato su una superficie come effetto di un danno] ≈ graffio, rigatura, stria. 6. (tecn.) [strumento per tracciare linee rette, con una faccia rigorosamente piana e con un bordo perfettamente rettilineo, per lo più graduato] ≈ quadrello, regolo, righello.