rifritto
agg. e s. m. [part. pass. di rifriggere]. – 1. agg. Fritto di nuovo: pesce r., olio r.; in usi fig., argomenti r., già detti o scritti mille volte, risaputi fino alla noia; scuse fritte e rifritte; La colpa non è mia Se troverai descritte Cose fritte e rifritte (Giusti), dette e ridette a sazietà. 2. s. m. Nell’uso ant., soffritto. Ora com. solo nella frase saper di rifritto, riferendosi al cattivo odore che mandano i tegami o le padelle in cui sia rimasto dell’unto, quando sono rimessi al fuoco; e anche allo spiacevole odore e sapore dei cibi cotti in quei recipienti o fritti una seconda volta con grassi già utilizzati precedentemente: porta via questo pollo, sa troppo di rifritto; e in senso fig., spreg., di discorsi, scritti, idee intessuti di luoghi comuni e, in genere, che manchino di novità e di originalità: proposte, notizie, piani che sanno di rifritto.