rifrangere
rifràngere (ant. refràngere) v. tr. [lat. *refrangĕre, rifacimento del lat. refringĕre secondo frangĕre «rompere»] (coniug. come frangere). – 1. non com. Frangere, cioè rompere, spezzare, di nuovo. Anche semplicem. rompere, infrangere; e così nell’intr. pron.: le acque si rifrangevano cadendo giù dalla roccia. 2. In fisica, far subire a un raggio luminoso (o di altra natura) una rifrazione (v.): un prisma rifrange la luce, o più spesso nel passivo, la luce è rifratta da un prisma; Il rugiadoso umor che, quasi gemma, I nascenti del sol raggi rifrange (Parini). Nell’intr. pron., rifrangersi, subire rifrazione: la luce generalmente si rifrange quando passa da un mezzo a un altro di proprietà fisiche diverse. Per estens., ripercuotere, ripercuotersi, del suono. ◆ Part. pres. rifrangènte, anche come agg. col sign. fisico: sostanza rifrangente, qualunque sostanza naturale che sia capace di rifrangere radiazioni; potere rifrangente, di una sostanza (v. rifrazione); angolo rifrangente, l’angolo diedro formato dalle due facce di un prisma ottico. ◆ Part. pass. rifranto, col sign. 1 (cioè spezzato di nuovo o anche solo spezzato), e rifratto (v.), col sign. 2, più raram. col sign. 1.