riferimento /riferi'mento/ s. m. [der. di riferire; nel sign. 3, per calco dell'ingl. reference]. - 1. [l'accennare a qualcosa o a qualcuno, anche con la prep. a: un manuale di fisica in cui vi sono continui r. alla teoria della relatività] ≈ allusione, cenno, richiamo, reminiscenza (di), rimando, rinvio. 2. [istituzione di un rapporto tra due o più fatti, situazioni o enti e, anche, l'oggetto o l'elemento stesso che li costituisce, con la prep. a: ogni r. a quanto è accaduto è puramente casuale] ≈ collegamento (con), connessione (con), correlazione (con), legame (con), nesso (con), rapporto (con), relazione (con). ‖ allusione. ● Espressioni: fare riferimento (a qualcuno o qualcosa) ≈ [→ RIFARSI (3)]; punto di riferimento → □. ▼ Perifr. prep.: in (o con) riferimento a ≈ in relazione a, per quanto riguarda (o attiene o concerne), relativamente a. 3. (ling., filos.) a. [il rapporto tra un'espressione e un oggetto reale] ≈ denotazione. b. (estens.) [l'oggetto stesso a cui l'espressione si riferisce] ≈ denotatum, denotazione, referente. ↔ connotazione, intensione. □ punto di riferimento 1. [punto del terreno, o altro elemento ben visibile e rilevabile, cui ci si rapporta per orientarsi o per determinare una posizione relativa: per non perderci prendiamo come punto di r. il campanile del villaggio] ≈ (non com.) punto di rèpero. ‖ punto di orientamento. 2. (fig.) a. [cosa o persona utile o necessaria per orientarsi, per trovare una soluzione a un problema e sim.: la polizia non ha alcun punto di r.] ≈ punto d'appoggio. ‖ indizio, pista, traccia. b. [persona o cosa a cui sono ispirati o con cui si confrontano comportamenti, opere e sim.: il pensiero aristotelico è stato il punto di r. della filosofia medievale] ≈ esempio, modello, paradigma, referente. c. [persona che si assume come fonte di informazione in un certo ambiente] ≈ contatto, referente.