ricomprare
(o ricomperare) v. tr. [comp. di ri- e comp(e)rare] (io ricómpro o ricómpero, ecc.). – 1. a. Comperare di nuovo ciò che prima s’era venduto, ceduto: r. le azioni a prezzo più basso, più alto; un colpo di fortuna gli ha permesso di r. gran parte della sua proprietà. b. Acquistare un oggetto o un bene da chi a sua volta l’aveva comprato: s’è accorto di aver fatto un cattivo affare con quell’appartamento e cerca qualcuno che glielo ricompri. 2. ant. o letter. Riscattare: Priamo nella sua miseria non solamente raddomandò il corpo del morto Ettore, ma quello con altrettanto oro ricomperò (Boccaccio). In partic., redimere dallo stato di peccato: perdizione dell’anima mia, la quale il mio Salvatore ricomperò col suo prezioso sangue (Boccaccio). Fig., non com., ricuperare ciò che s’era perduto: r. la stima; l’uomo prima vituperato ricomperò la fama sua (Passavanti); ricompriamo il tempo: la mezzanotte è vicina (Manzoni).