ricomposizione
ricompoṡizióne s. f. [der. di ricomporre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricomporre, il fatto di venire ricomposto: r. di un meccanismo smontato; r. di un monumento (o di una sua parte), operazione di restauro eseguita mediante rimontaggio dei pezzi originarî; e in senso fig.: r. della maggioranza parlamentare. In partic., nuova composizione tipografica di un testo già composto, quando per le troppe correzioni non sia conveniente utilizzare la prima composizione. 2. In linguistica, innovazione morfologica di ambito lessicale, che consiste nel rifacimento di un composto, ottenuto sostituendo almeno un componente con la forma parallela fuori composizione: per es., nel latino più arcaico dal verbo semplice frangere si era formato il composto *refrangere, poi divenuto refringere; nel latino volgare si formò nuovamente, da re- e frangere, il composto refrangere «rifrangere». 3. Consorzio a scopo di r. fondiaria, costituito, su istanza di qualcuno fra gli interessati o per iniziativa dell’autorità amministrativa, allo scopo di provvedere alla migliore utilizzazione di terreni contigui di estensione inferiore alla minima unità culturale.