ricomporre
ricompórre v. tr. [comp. di ri- e comporre] (coniug. come porre). – 1. Comporre di nuovo: scomporre e r. i pezzi di un congegno; cercò di r. la lettera mettendo insieme i frammenti che aveva trovato. In partic., rifare una composizione tipografica: le correzioni erano troppe e si è dovuto r. l’articolo. In usi fig., concludere, risolvere: dopo lunghe e difficili trattative, la vertenza pare ormai ricomposta. 2. Riordinare, rimettere a posto: come al cader del vento, nel forte della burrasca, un albero agitato ricompone naturalmente i suoi rami (Manzoni); o rimettere nella primitiva compostezza: r. le vesti, l’abito; vereconda La lor sorella ricompone il peplo Su le membra divine (Foscolo). Anche rifl.: cerca di ricomporti, perché così sei impresentabile! In senso fig., del viso, fargli assumere la stessa espressione (pacata, serena, controllata) che aveva prima di turbarsi: con un grande sforzo di volontà ricompose il volto (anche, rifl., si ricompose in volto o assol. si ricompose); nell’intr. pron., riferito al volto stesso, riprendere l’espressione, l’atteggiamento composto: Muori: e la faccia esanime Si ricomponga in pace (Manzoni).