ricogliere
ricògliere v. tr. [comp. di ri- e cogliere; cfr. lat. recolligĕre, comp. di re- e colligĕre «cogliere»] (coniug. come cogliere). – 1. non com. Cogliere di nuovo: r. qualcuno in fallo. 2. Forma assai comune anticam., oggi letter. e rara, per raccogliere, nei varî sign. di questo verbo e anche in alcuni proprî: a. Radunare, mettere insieme, cogliere e raccogliere i frutti della terra, raccattare. Col sign. generico di prendere, tirare su, sollevare: sangue ... Che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi Da fastidiosi vermi era ricolto (Dante); ricogliendo le sue sparte fronde (Petrarca); fatto il corpo della bella donna ricoglier di mare, lungamente e con molte lagrime il pianse (Boccaccio), qui col senso di ripescare. b. Accogliere, ricevere: Benignamente fu’ da lui ricolto (Dante). In senso fig., udire, ascoltare, intendere, capire: E per queste parole, se ricolte L’hai come dei, è l’argomento casso (Dante). c. Riscuotere, ricuperare cosa prestata o impegnata, riscattare: se voi mi prestate cinque lire, che so che l’avete, io ricoglierò dall’usuraio la gonnella mia (Boccaccio). d. Nel rifl., ricogliersi, riunirsi, ritirarsi, ricoverarsi.