riciclare
v. tr. [der. di ciclo1, col pref. ri-]. – 1. Nella tecnica, riportare nel ciclo di lavorazione: r. le materie non trasformate; r. l’acqua. Più genericam., riutilzzare materiali di scarto o di rifiuto di precedenti processi produttivi: r. il vetro, la plastica, le lattine, i rifiuti solidi urbani; r. le acque di scarico; r. la carta inviata al macero. 2. fig. Rimettere in uso qualcosa di vecchio, reimpiegare, riproporre: per il matrimonio ho riciclato un vecchio abito; continua a r. i soliti aneddoti. 3. fig. Rimettere in circolazione i proventi di attività illecite: r. il denaro accumulato con il contrabbando; r. denaro sporco, banconote rubate. 4. Riqualificare professionalmente, reimpiegare con mansioni diverse il personale di un’azienda: la società ha riciclato molti tecnici. 5. rifl. Riproporsi, ripresentarsi sotto una veste apparentemente nuova, adattandosi a condizioni mutate ma mantenendo i privilegi acquisiti: in attesa delle elezioni, molti politici si riciclano in nuovi partiti; il calciatore si è riciclato come conduttore televisivo. ◆ Part. pass. riciclato, anche come agg. e s. m. (f. -a), in senso proprio e fig. (v. la voce).