ricettistica
s. f. Le pubblicazioni relative a ricette e manuali di cucina. ◆ Prima che il consumo dissennato della fettina di vitello impoverisse la capacità di scelta e di discernimento delle nostre cuoche rispetto al tipo di carne e ai singoli tagli, le macellerie mettevano in evidenza la carne di animali adulti. È risaputo infatti che queste carni danno ottimi risultati sul piano culinario con preparazioni entrate a pieno titolo nella ricettistica ufficiale. (Carlo Petrini, Stampa, 10 giugno 2000, Tuttolibri, p. 6) • proprio sui media spesso il tema gastronomico è affrontato con grande superficialità, limitandosi agli aspetti culinari, alla semplice ricettistica per intenderci. Questo non fa giustizia alla gastronomia, che ritengo sia una vera e propria scienza, riguardante, come già sosteneva Jean-Anthelme Brillat-Savarin nella sua Fisiologia del Gusto, «tutto ciò che è inerente all’uomo in quanto egli si nutre». (Carlo Petrini, Repubblica, 9 dicembre 2007, p. 43, La Domenica di Repubblica).
Derivato dal s. f. ricetta con l’aggiunta del suffisso -istica.