Ricercopoli
s. f. inv. Scandalo relativo al mondo della ricerca e della scienza. ◆ Altro che «Moggiopoli»! Bisognerebbe inviperirsi sul serio per «Ricercopoli». Perché la verità è questa: nel mondo ci sono scienziati che diffondono false verità. Che strombazzano ai quattro venti, pubblicano su paludate riviste e comunicano ai media ricerche dai risultati clamorosi nel campo della salute. Clamorosi e, ahinoi, inesistenti. E qui la frode fa più male ancora perché offende le speranze dei malati. A denunciare la piaga, in una sorta di autocritico outing, due illustri pulpiti della scienza: le autorevoli riviste Science e Nature Medicine. (Edoardo Rosati, Corriere della sera, 28 maggio 2006, p. 1, Prima pagina) • All’uomo, professore del dipartimento di medicina clinica e sperimentale dell’università di Perugia, la procura contesta anche la truffa aggravata per aver svolto, senza autorizzazione, remunerative attività di consulenza a favore di società farmaceutiche, assumendo in alcuni casi perfino il ruolo di direttore scientifico. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Sergio Sottani e denominata «Ricercopoli», ha preso le mosse dalla sostanziosa e un po’ sospetta produzione scientifica del professionista umbro che dal 2000 in poi avrebbe sfornato una ventina di pubblicazioni. (Alessandra Cristofani, Stampa, 21 giugno 2008, p. 17, Cronache Italiane).
Composto dal s. f. ricerca con l’aggiunta del confisso -poli2.