ocellare
agg. [der. di ocello]. – In zoologia, che ha forma di ocello (nel sign. 2 del termine), come per es. le macchie o., dette anche più brevemente ocelli, che si trovano sul tegumento di alcuni [...] animali (penne della coda dei pavoni, ali delle farfalle, ecc.) ...
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cnidoblasto
s. m. [comp. del gr. κνίδη «ortica» e -blasto]. – In zoologia, cellula urticante propria degli cnidarî; è detto anche cnidocito, nematoblasto e nematocito. ...
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alciopidi
alcïòpidi s. m. pl. [lat. scient. Alciopidae, dal nome del genere Alciope, comp. del gr. ἀλκή «forza» e ὤψ ὠπός «sguardo, vista»]. – In zoologia, famiglia di anellidi policheti che comprende [...] specie trasparenti e incolori, natanti, adatte alla vita pelagica, alcune delle quali sono comuni nel Mediterraneo; sono caratterizzati dall’avere grandi occhi simili a quelli dei vertebrati ...
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pluteo
plùteo s. m. [dal lat. pluteus o pluteum «riparo, spalliera»]. – 1. Antica macchina guerresca usata per riparare gli assedianti durante l’attacco: costituita di vimini intrecciati e ricoperti [...] , tarsie, mosaici, ecc., e si distingue dalla transenna per essere massiccio e non, come questa, traforato. 4. In zoologia (lat. scient. pluteus), la larva planctonica degli echinoidi e degli ofiuroidi (nei quali prende rispettivam. il nome di ...
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cnidociglio
cnidocìglio (o cnidocìlio) s. m. [comp. del gr. κνίδη «ortica» e ciglio]. – In zoologia, filamento sensibile del cnidoblasto. ...
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cnidocisti
s. f. [comp. del gr. κνίδη «ortica» e -cisti]. – In zoologia, organo urticante contenuto negli cnidoblasti; è detto anche nematocisti. ...
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ocello
ocèllo s. m. [dal lat. ocellus, dim. di ocŭlus «occhio»]. – In zoologia: 1. Occhio semplice degli insetti e di altri artropodi, che consta di una lente e di uno strato cellulare sensibile (rètina); [...] negli insetti sono tipicamente in numero di tre, situati nella regione dorsale del capo, fra gli occhi composti. Lo stesso nome si usa anche per le macchie oculari di molti altri invertebrati (per es., ...
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cnidogeno
cnidògeno agg. [comp. del gr. κνίδη «ortica» e -geno]. – In zoologia, cellule c., elementi cellulari che si trovano nell’ectoderma degli cnidarî e che danno origine alle cellule urticanti o [...] cnidoblasti proprî di questi animali ...
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proteroginia
proteroginìa s. f. [comp. di protero- e -ginia (v. -gino)]. – 1. In zoologia, la condizione degli individui ermafroditi in cui i gameti femminili maturano prima dei gameti maschili. 2. In [...] botanica, il fenomeno, detto anche protoginìa, caratteristico della pianta o del fiore il cui gineceo matura prima dell’androceo, per es. in molte graminacee e plantaginacee, e nelle specie dei generi ...
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crisalide
criṡàlide s. f. [dal lat. chrysal(l)is -ĭdis, gr. χρυσαλλίς -ίδος, der. di χρυσός «oro», per l’aspetto dorato dell’involucro (cfr. il sinon. aurelia)]. – In zoologia, stadio ninfale, o pupale, [...] delle farfalle che si presenta (sempre immobile o quasi) sotto forma varia: nuda (anoica), sospesa a un filo sericeo (succinta) o, più spesso, protetta (evoica) da un involucro costruito dalla larva prima ...
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zoologia Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni. Si divide in varie sezioni. La sistematica zoologica studia gli animali sotto l’aspetto descrittivo, e li classifica, per quanto possibile,...
Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che tracciandone la storia valutano in quale...