scolopoforo
scolopòforo agg. [comp. del gr. σκόλοψ -οπος «palo» e -foro]. – In zoologia, organo di senso caratteristico degli insetti, costituito dal raggruppamento di singoli scolopidî. ...
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ospite
òspite s. m. e f. [dal lat. hospes -pĭtis (con tutti e due i sign. fondamentali, in quanto la parola alludeva soprattutto ai reciproci doveri dell’ospitalità)]. – 1. La persona che ospita, che [...] ’o. musco Da Citera ogni dì vien desïosa A’ materni miei colli (Foscolo). 2. estens. e fig. a. In parassitologia e in zoologia, la specie, animale o vegetale, a spese del quale vive un parassita; anche come agg.: l’animale, la pianta ospite. Nel caso ...
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plettro
plèttro s. m. [dal lat. plectrum, gr. πλῆκτρον, der. di πλήσσω «percuotere»]. – 1. a. Presso gli antichi Greci, piccolo arnese di legno o d’avorio che serviva a mettere in vibrazione, pizzicandole, [...] e altri affini delle varie tradizioni etniche (come la balalaica) e, anticamente, la cetra e il liuto. 2. In zoologia (lat. scient. plectrum), ossicino dell’orecchio medio dei vertebrati, assente nei mammiferi (noto anche col nome di extracolumella ...
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iporachide
iporàchide s. f. [comp. di ipo- e rachide]. – In zoologia, vessillo supplementare che s’inserisce sul calamo di alcune penne degli uccelli (per es., nel casuario). ...
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cercocisti
s. f. [comp. di cerco- e cisti]. – In zoologia, cisticercoide incapsulato di alcune tenie, che deriva dalla larva esacanta e si sviluppa nello stesso intestino dell’uomo annidandosi nel villo [...] ed ivi evolvendosi fino a generare il verme a nastro che si fissa sulla mucosa ...
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macaco
(meno com. macacco) s. m. [dal port. macaco, adattam. di una voce indigena africana] (pl. -chi). – 1. a. In zoologia, genere di cercopitecidi (lat. scient. Macaca) che comprende diverse specie [...] diffuse nelle foreste dell’Asia e un’unica specie dell’Africa nord-occidentale: hanno mantello di colorazione uniforme, più chiaro nelle parti ventrali, coda di lunghezza molto variabile (talora assente) ...
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pulvillo
s. m. [dal lat. pulvillus, dim. di pulvinus «cuscino»]. – In zoologia, struttura del pretarso (o estremità distale della zampa degli insetti), a forma di lobo membranoso, spesso fornita di peli [...] ghiandolari ...
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ingluvie
inglùvie s. f. [dal lat. ingluvies «gozzo1»], invar. – 1. In zoologia: a. Il gozzo degli uccelli. b. Regione allargata a forma di sacco dell’intestino anteriore degli insetti, funzionante come [...] deposito temporaneo di cibo. 2. ant. e letter. Voracità, ingordigia ...
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pulvipiuma
s. f. [comp. del lat. pulvis «polvere» e di piuma]. – In zoologia, tipo di piumino, chiamato anche piumino polveroso, in cui l’apice della piuma continuamente si corrode, lasciando cadere [...] una materia polverosa; tali penne sono molto sviluppate negli aironi e sono presenti anche in varî altri uccelli ...
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imperforato
agg. [comp. di in-2 e perforato]. – Non perforato. 1. In zoologia: guscio i., il guscio calcareo dei foraminiferi, che emettono i filopodî soltanto in corrispondenza dell’apertura principale; [...] sono detti imperforati (anche come s. m.) i foraminiferi stessi forniti di tale guscio, in contrapp. ai perforati nei quali gli pseudopodî vengono emessi in corrispondenza di minuti fori sparsi sulla superficie. ...
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zoologia Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni. Si divide in varie sezioni. La sistematica zoologica studia gli animali sotto l’aspetto descrittivo, e li classifica, per quanto possibile,...
Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che tracciandone la storia valutano in quale...