pungolare
v. tr. [der. di pungolo] (io pùngolo, ecc.). – Stimolare, sollecitare col pungolo: p. i buoi, l’asino. In senso fig., stimolare, sollecitare: è un ragazzo intelligente, ma bisogna pungolarlo [...] continuamente per farlo studiare; essere pungolato dall’ambizione, dalla vanità; Zeus preferiva esporsi senza armi all’estro amoroso, che lo pungolava ed esacerbava come uno qualsiasi fra i suoi sudditi (Roberto Calasso). ...
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titanismo
s. m. [der. di titano, con riferimento alla ribellione dei Titani contro gli dèi dell’Olimpo e, in partic., alla sfida di Promèteo contro il potere di Zeus]. – Atteggiamento di ribellione, [...] pur nella consapevolezza del suo fallimento, contro tutte le forze superiori (divinità, destino, natura, potere dispotico sia politico sia economico-sociale, ecc.) che dominano l’uomo e ne opprimono gli ...
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titano
s. m. [dal lat. Titanus, gr. Τιτάν -ᾶνος]. – 1. Nella mitologia greca, nome generico dei 6 figli maschi di Urano e di Gea (Oceano, Ceo, Crio, Iperione, Giapeto, Crono), della generazione più antica [...] dèi, che unitisi con le proprie sorelle (Tea, Rea, Temi, Mnemosine, Febe e Teti) generarono una serie di altre divinità, tra cui Zeus, figlio di Crono e di Rea, che domerà la ribellione dei titani precipitandoli nel Tartaro. L’appellativo di titano è ...
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titanomachia
titanomachìa s. f. [dal gr. Τιτανομαχία, comp. di Τιτᾶνες, i titani, e -μαχία «-machia»]. – Nella mitologia greca, la lotta di Zeus e degli altri dèi dell’Olimpo contro i titani per la conquista [...] del trono celeste, narrata da Esiodo nella sua Teogonia ...
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alcionio1
alciònio1 agg. [dal lat. alcyonius]. – Dell’alcione. Giorni alcionî erano detti dagli antichi i giorni in cui gli alcioni nidificano e partoriscono, caratterizzati da una grande tranquillità [...] delle distese marine: si riteneva che ciò fosse dovuto a compassione di Zeus per gli alcioni che vedevano trascinati via dalle onde i loro nidi con i piccoli durante il periodo della cova. Per estens. (con riferimento alla tranquillità dei giorni ...
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patronimico
patronìmico agg. e s. m. [dal lat. tardo patronymicus, gr. πατρωνυμικός, comp. di πατήρ -τρός «padre» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»] (pl. m. -ci). – 1. Nome p. (o assol. patronimico), nome o cognome [...] suff. -ίδης era in uso tra i Greci anche il suff. -ίων: per es. Κρονίδης o Κρονίων, epiteti di Zeus figlio di Κρόνος. Comunissimo il patronimico nella lingua russa: Ivanovič, Ivanovna, rispettivam. «figlio, figlia di Ivan», Petrovič, Petrovna «figlio ...
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tartareo
tartàreo agg. [dal lat. Tartareus]. – Del Tàrtaro, la mitica sede sotterranea di giganti e mostri lì puniti da Zeus, e quindi anche delle ombre dei morti; infernale: Quei che del suo sangue [...] non fu avaro, Che col pe’ ruppe le t. porte (Petrarca), Cristo; Sonò Megera la t. tromba (Poliziano); Chiama gli abitator de l’ombre eterne Il rauco suon de la t. tromba (T. Tasso) ...
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foronidei
foronidèi s. m. pl. [lat. scient. Phoronidea, dal nome del genere Phoronis, e questo dal lat. Phoronis, soprannome di Io, personaggio femminile della mitologia greca, in quanto sorella (o discendente) [...] di Foronèo, amata da Zeus in forma di nube]. – Animali marini di dubbia posizione sistematica, compresi in passato, come classe, nel tipo dei vermi, e ora riuniti, con i briozoi e i brachiopodi, nel gruppo dei lofoforati; sono rappresentati da poche ...
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tartaro3
tàrtaro3 (più com. Tàrtaro) s. m. [dal lat. Tartărus (o Tartăra neutro pl.), gr. Τάρταρος (o Τάρταρα)]. – Nella tradizione letteraria greca e latina, il luogo sotterraneo dove Zeus relegò i [...] Titani vinti (e in cui anche Urano aveva relegato i Ciclopi), abitato non dai morti umani ma da esseri mitici mostruosi; distinto inizialmente dagli Inferi (o Ade), regno dei morti, e collocato sotto l’Ade, ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] creati dall’uomo, e cioè il colosso di Rodi, il faro di Alessandria, il mausoleo di Alicarnasso, la statua crisoelefantina di Zeus a Olimpia, il tempio di Artemide a Efeso, i giardini pensili di Babilonia, la piramide di Cheope in Egitto. Quindi, l ...
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(gr. Ζεύς) La divinità suprema della religione greca. Il nome, attestato già in età micenea, risale al *Dieus indoeuropeo e alla nozione di ‘luce’ contenuta nella radice (*dei- «splendore») come il vedico Dyaus e il latino Iuppiter. La figura...
ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più saggio, il supremo degli esseri viventi...