antiutopia
(anti-utopia), s. f. Concezione del mondo eccessivamente realistica, che si oppone a ogni suggestione utopistica. ◆ Se sotto Natale i vostri parenti si fanno molto insistenti, regalate loro [...] zarista, e una muraglia separa la Russia dall’Occidente. Il protagonista, Andrej Komjaga, è un opricnik, uno dei «cani dello zar» che, come ai tempi di Ivan il Terribile, seminano terrore per le strade di Mosca. (Marco Dinelli, Manifesto, 2 dicembre ...
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zillare
v. intr. [voce onomatopeica] (aus. avere), raro. – Mandare uno zillo o degli zilli: Né ron-zar api alle purpuree more, Né zillar cavallette (Pascoli). ...
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autocrate
autòcrate (meno com. autòcrata) s. m. [dal gr. αὐτοκρατής (comp. di αὐτός «stesso» e tema di κρατέω «dominare»), attrav. il fr. autocrate]. – 1. Chi esercita potere assoluto; fig. (e spesso [...] spreg.), chi agisce da padrone dispotico e impone tirannicamente la propria volontà. Anche come agg.: un governo autocrate. 2. ant. Appellativo dello zar di Russia. ...
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ultraeuropeista
s. m. e f. e agg. Chi o che mostra convincimenti decisamente europeisti, eccedendo talvolta nei toni. ◆ Ma lo spirito di Asterix per fortuna è multiforme. Può anche assumere atteggiamenti [...] vive a Palazzo Chigi, insomma tutti coloro che nella crisi tra Mosca e Washington faticano a nascondere la propria indulgenza per il nuovo Zar. (Paolo Macry, Corriere della sera, 30 agosto 2008, p. 41).
Derivato dal s. m. e f. e agg. europeista con l ...
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granduca1
granduca1 s. m. [comp. di gran(de) e duca] (pl. -chi). – Titolo di sovranità, comportante in genere il potere politico su un territorio costituito in granducato, concesso in varî momenti storici [...] di grandi stati, oppure assunto da duchi e sovrani come titolo proprio, spesso in aggiunta a quello che già avevano di re o imperatore; nella Russia degli zar era titolo d’onore spettante ai membri della famiglia reale (granduchessa per le donne). ...
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cremlinologo
cremlinòlogo s. m. (f. -a) [comp. di Cremlino e -logo] (pl. m. -gi o -ghi). – Era così denominato in passato l’osservatore politico che seguiva sistematicamente gli avvenimenti dell’Unione [...] Sovietica e in partic. del Cremlino (fortezza nel centro di Mosca, già residenza degli zar e quindi sede del supremo potere sovietico), cercando di interpretare dichiarazioni e decisioni del governo sovietico e di prevedere i possibili sviluppi della ...
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s. m. Il rifiutarsi di scegliere tra due alternative opposte, giudicandole entrambe insoddisfacenti. ♦ La guerra ha dei risvolti impensati e, volendo, buffi. I giornali di destra continuano a definire [...] come un pazzo criminale ma se ha agito così di chi è la colpa? «Ci sono degli esaltati che sanno cosa fa incazzare lo zar e glielo fanno sotto il naso… Guardate come sono cresciuti i Paesi della Nato dal 1998 ad oggi, sempre più vicini alla Russia ...
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zar Spirito o nume cui è destinato l’omonimo culto catartico, diffuso nell’Africa nord-orientale (soprattutto Egitto ed Etiopia). Il culto z., che manifesta una palese affinità con il bori sudanese, il tarantismo (➔) pugliese, il vudu (➔) haitiano,...
zar Re, condottiero, imperatore. Bisanzio insignì di questo titolo i re di Bulgaria, a cominciare da Boris I (1064), anche se già Simeone (893-907) si era nominato z. dei Bulgari e autocrate dei Romani. In uso anche presso i Serbi, in Russia...