sarda2
sarda2 s. f. [lat. sarda, dall’agg. Sardus «della Sardegna, che proviene dalla Sardegna»]. – 1. Genere di pesci teleostei perciformi della famiglia scombridi (lat. scient. Sarda), con specie pelagiche [...] ), filetti di acciughe salate o sotto olio, pochissimo estratto crudo di pomodoro, pinoli, uva passa, finocchietti selvatici, zafferano in pistilli, olio, sale e pangrattato leggermente brustolito e spolverato sulla pasta. ◆ Dim. sardèlla (v.). ...
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croceo
cròceo agg. [dal lat. croceus, der. di crocus «croco»]. – 1. letter. Che ha il colore dello zafferano: l’aurora dal c. velo; quel piccolo nastro di velluto c. che voi portate sempre intorno al [...] collo (D’Annunzio). 2. Nel linguaggio medico, espettorato c., quello di colore quasi rugginoso, che si osserva spesso nei malati affetti da polmonite pneumococcica ...
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crocetina
s. f. [der. di croco]. – In chimica organica, composto insaturo della serie dei carotenoidi, sostanza cristallina di color arancio, che, sotto forma di glicoside (crocina), costituisce il colorante [...] dello zafferano. ...
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bulbotubero
bulbotùbero s. m. [comp. di bulbo e tubero]. – Germoglio sotterraneo (detto anche bulbo solido) assai raccorciato e simile al bulbo, dal quale differisce perché, mentre in questo le riserve [...] sono immagazzinate nelle squame, nel bulbotubero è la parte caulinare che s’ingrossa a guisa di tubero e le foglie che l’avvolgono rimangono sottili (per es., zafferano). ...
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crocina
s. f. [der. di croco]. – Composto organico, colorante dello zafferano, polvere gialla costituita dall’estere della crocetina con due molecole di genziobiosio. ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] gr. ἄζυμος; zefiro, dal lat. zephyrus, gr. ζέϕυρος; zizzolo, lat. zizyphus o ziziphus, dal gr. ζίζυϕον), da z araba (es. zafferano, dall’arabo za῾farān), da z persiana (es. bazar, dal pers. bāzār), da di atono prevocalico latino (es. olezzare, lat ...
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colchico2
còlchico2 s. m. [dal lat. colchĭcum (gr. κολχικόν, propr. «della Colchide»), nome di un bulbo velenoso: la Colchide, il paese di Medea, era ritenuta terra di veleni] (pl. -ci). – 1. Genere [...] fiori bianchi, gialli o lilla; il frutto è una capsula setticida. 2. Pianta del genere Colchicum, detta anche zafferano bastardo, efemero, freddolina (lat. scient. Colchicum autumnale), comune in Europa nei prati, con numerose varietà; i fiori, che ...
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giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato [...] , mediante similitudini o dal nome della sostanza da cui è ricavata la materia colorante: g. limone, g. oro e g. dorato, g. zafferano, g. canarino, g. paglierino, g. cromo, ecc. Più genericam., e come s. m.: un g. intenso, un g. carico, un g. tenue ...
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orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; [...] anche non rappresentare varietà dei minerali stessi; per es., si chiama topazio o. una varietà di topazio di colore giallo zafferano, e smeraldo (o berillo) o. una varietà di corindone di colore verde; e, in generale, vengono chiamate pietre o. le ...
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Botanica
Pianta della famiglia Iridacee (Crocus sativus; v. fig.), nota soprattutto per l’omonima sostanza aromatizzante, di colore rosso-aranciato, che si ottiene dai suoi stimmi essiccati.
Lo z. è un’erba perenne: il tubero, rivestito di molte...
Zafferano di Sardegna DOP
Denominazione di origine protetta della spezia prodotta nei comuni di San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca in provincia di Sud Sardegna, nella regione Sardegna. Viene ricavata dalla tostatura degli stimmi...