luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] grazia; gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la l., traduz. delle parole del Vangelo di Giovanni, 3, 19 (nella Vulgata: «et dilexerunt homines magis tenebras quam lucem», dove la «luce» significa la venuta di Gesù Cristo sulla terra e la fede ...
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ecclesiaste
eccleṡiaste s. m. [dal lat. tardo ecclesiastes, gr. ἐκκλησιαστής]. – 1. Chi prendeva parte all’ecclesia, presso gli antichi Greci; oratore che parlava nell’ecclesia, cioè nell’assemblea. [...] 2. Come nome proprio, è il titolo di uno dei libri brevi della Bibbia, traduzione greca (᾿Εκκλησιαστής), passata tal quale nel latino della Vulgata (Ecclesiastes), del nome ebraico Qōhelet con cui l’autore designa sé stesso al principio del libro. ...
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mammona
mammóna s. m. o f. (anche mammóne s. m.) [voce biblica, di origine siriaca]. – La ricchezza terrena esaltata e quasi divinizzata; il demone tentatore della ricchezza, e quindi il diavolo stesso: [...] non potete servire insieme a Dio e a mammona, traduz. del lat. della Vulgata non potestis Deo servire et mammonae (Matteo 6, 24 e Luca 16, 13, che ha mamonae) e del gr. οὐ δύνασϑε Θεῷ δουλεύειν καὶ μαμωνᾷ. ...
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non possumus
‹... pòssumus› (lat. «non possiamo»). – Espressione con cui gli apostoli Pietro e Giovanni si rifiutano di obbedire al divieto dei capi del popolo di parlare e insegnare nel nome di Gesù [...] (Atti degli Apostoli 4, 20: il testo completo della Vulgata è: non enim possumus quae vidimus et audivimus non loqui «non possiamo infatti non parlare di ciò che abbiamo visto e udito»). La frase è passata poi nel linguaggio pontificio per indicare ...
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benedictus
s. m., lat. (propr. «benedetto»). – Parola iniziale (nella Vulgata) del cantico che fu pronunciato da Zaccaria per la nascita del figlio Giovanni il Battista (Luca 1, 67-79), usata spec. con [...] iniziale maiusc., il B., per indicare il cantico stesso, soprattutto in quanto recitato o cantato nella messa latina, di seguito al sanctus ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] divine per eccellenza]. – 1. Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici), mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che ...
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graduale2
gradüale2 agg. e s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) gradualis, der. di gradus -us «passo, scalino»]. – 1. agg. Salmi g., raccolta di 15 salmi (dal 119 al 133) della Vulgata, il cui titolo deriva [...] dalla traduz. latina (canticum graduum) dell’ebr. shīr hama‘ ălōt (propr. «cantico delle salite»), prob. perché tali salmi venivano cantati durante i pellegrinaggi annuali in cui gli Ebrei «salivano» a ...
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orzato
orżato agg. [der. di orzo], non com. – Fatto con orzo, con farina di orzo: pane orzato. La parola è soprattutto nota per il passo del Convivio di Dante (I, XIII, 12): questo sarà quello pane o. [...] le sporte piene, che riecheggia il racconto evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci (Giovanni 6, 9), dove i pani d’orzo sono detti panes hordeacei (propriam., nella Vulgata: «est puer ... qui habet quinque panes hordiacios»). ...
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pudorato
agg. [dal lat. tardo (nella Vulgata) pudoratus, der. di pudor -oris «pudore»], letter. raro. – Che sente pudore: la regola di ogni p. galantuomo in casi come questi è di star zitto (Boine). [...] Cfr. il contrario, molto più com., spudorato ...
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efemera
efèmera (o effìmera) s. f. [dal gr. ἐϕήμερος «di un sol giorno»]. – 1. Genere di insetti efemerotteri (lat. scient. Ephemera) caratterizzati da ali trasparenti, lucide, con macchiette brune, [...] e dalla presenza di cerci; vi appartiene l’efemera comune (lat. scient. Ephemera vulgata), di oltre due centimetri di lunghezza, ampiamente diffusa in Europa e in Italia nelle vicinanze di fiumi, ruscelli o acqua stagnante. 2. Efemera candida: ...
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(o Volgata) Nome della versione latina della Bibbia, nel testo adottato dalla Chiesa latina.
Nel 4° e 5° sec. si chiamava V. la versione greca dei Settanta e quella latina da essa derivata; il termine V. per intendere la versione latina di s....
(ebr. Miṣpāh) Nella Vulgata, nome (ebraico «posto di vedetta») di località della Palestina e Transgiordania; la più nota è quella situata nella tribù di Beniamino: centro dell’attività di Samuele, dopo la caduta di Gerusalemme fu sede di Godolia,...