fioco
fiòco agg. [dallo stesso etimo di fiacco1, incrociato con rauco, roco] (pl. m. -chi). – 1. Di voce, debole, tenue, per impedimento fisico o anche per fenomeno psichico: parlava con voce f.; un [...] , scarso: un f. chiarore, un f. lumicino; Com’i’ discerno per lo f. lume (Dante). ◆ Dim. fiochétto, fiochino. ◆ Avv. fiocaménte, con voce o luce debole, tenue: il malato parlava, tossiva fiocamente; un lanternino illuminava fiocamente l’ingresso. ...
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soprano2
soprano2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. a. La più acuta delle voci femminili, con una estensione normale nelle due ottave comprese tra do3 e do5, sebbene la tessitura migliore [...] dell’estensione con notevoli doti di vigore e robustezza vocale (Aida, Turandot). Per mezzo s., v. mezzosoprano. b. Cantante dotato di voce di soprano: da ragazzo ero un s.; mia sorella è un buon s. (si usa normalmente il masch. anche se riferito a ...
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cinguettare
v. intr. e tr. [voce onomatopeica] (io cinguétto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. a. Emettere trilli o gorgheggi, detto di piccoli uccelli dal canto sommesso e ripetuto: i passeri [...] cinguettavano sui rami. b. fig. Riferito a persona, bisbigliare, chiacchierare a bassa voce, spec. di cose frivole e futili; anche parlottare con voce acuta, riferito soprattutto a bambini: si udivano i piccoli cinguettare nel giardino. 2. tr. ...
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miagolare
v. intr. [voce onomatopeica] (io miàgolo, ecc.; aus. avere). – 1. Riferito al gatto, emettere il suo verso caratteristico, fare miao: i gatti miagolavano giù nel cortile. 2. fig., spreg. o [...] non canta, miagola!; miagolava accompagnandosi con la chitarra; spesso usato transitivamente: miagolava una canzone a mezza voce; m. versi d’amore; anche, lamentarsi: smetti di miagolare!; riferito a bambini, spec. lattanti, piangere, lamentarsi ...
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affiochire
v. tr. e intr. [der. di fioco] (io affiochisco, tu affiochisci, ecc.). – 1. tr. Rendere fioco: l’aria umida gli affiochì la voce; meno com. con senso più generico, attenuare, smorzare (riferito [...] soprattutto alla luce). 2. intr. (aus. essere) Divenire fioco: è affiochito quasi all’improvviso; anche con la particella pron.: la voce mi si è affiochita. ◆ Part. pass. affiochito, anche come agg.: una voce affiochita; suoni affiochiti. ...
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sordo
sórdo agg. [lat. sŭrdus]. – 1. Riferito a persone (o anche ad animali): a. Mancante, in tutto o in parte, della facoltà di percepire i suoni: essere s. dalla nascita; essere s. da un orecchio, [...] finge di non capire o di chi non vuole capire. b. fig. Insensibile, indifferente: essere s. ai richiami della coscienza, alla voce del dovere; un’aristocrazia s. alle nuove esigenze storiche; per estens.: un animo s. a qualsiasi senso di umanità e di ...
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orale1
orale1 agg. [der. del lat. os oris «bocca»]. – 1. Della bocca, che ha attinenza con la bocca: cavo o cavità o. (o boccale); arco o. o mandibolare (v. questa voce); in zoologia, polo o estremità [...] è com. la locuz. per via o., di medicamenti che vengono presi per bocca. 2. Fatto, detto, tramandato o trasmesso a voce: deposizione, testimonianza o. (più com. verbale); tradizione o.; fonti storiche o.; trasmissione o. di un racconto mitico; esame ...
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udire2
udire2 v. tr. [lat. audire] (indic. pres. òdo, òdi, òde, udiamo, udite, òdono; in tutta la coniugazione del verbo, la vocale tematica è o quando su di essa cade l’accento, u fuori d’accento; fut. [...] s’ode ... Crosciare L’argentea pioggia (D’Annunzio). In partic., venire a conoscere, a sapere per mezzo di informazioni comunicate a voce: li fratelli, udendo l’animo di lei ... (Boccaccio), le sue intenzioni; avete udito la novità?; ho udito da mio ...
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tremolare
v. intr. [lat. tardo (in glosse) trĕmŭlare, der. di trĕmŭlus «tremulo»] (io trèmolo, ecc.; aus. avere). – 1. Oscillare con movimenti rapidi e uniformi, ma leggeri, senza forti scosse (e in [...] luce (quindi, per estens., alla luce stessa), oppure anche a sostanze di consistenza gelatinosa, e in senso fig. al suono, alla voce, quando vi sia rapidissima alternanza di suoni e di pause, o di note a intervalli diversi (v. tremolo), o di suoni ...
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suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] è buono (Machiavelli), lo battono con le nocche per giudicare, dal suono che rende, se è incrinato. c. letter. Risuonare, della voce o del canto: le sue parole mi suonano ancora nell’orecchio; «Amor che ne la mente mi ragiona» Cominciò elli allor sì ...
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Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’Uomo, prodotti dalle vibrazioni delle corde vocali nella laringe durante l’espirazione dell’aria e fatti risuonare all’interno della faringe, della cavità orale e delle fosse nasali che ne determinano...
voce
Serie o insieme di suoni articolati (➔ fonazione), o anche inarticolati, alla cui produzione concorrono fondamentalmente l’apparato respiratorio, con funzione di mantice, che ne condiziona l’intensità, la laringe, che ne regola l’ampiezza,...