replicare
v. tr. [dal lat. replicare, propr. «ripiegare» (der. di plicare «piegare»); il sign. «replicare» è del lat. dei giuristi: cfr., per il passaggio semantico, ritorcere] (io rèplico, tu rèplichi, [...] si replica. b. non com. Degli orologi, battere di nuovo le ore: senti lontano un orologio r. le quattro. 3. Rispondere a voce o per scritto: «Ci vedremo presto», replicò l’amico; alla sua ultima lettera non avevo nulla da replicare; replicai di non ...
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comandare
v. tr. [lat. *commandare, comp. di con- e mandare «affidare, raccomandare, comandare» (cfr. lat. class. commendare «affidare, raccomandare»)]. – 1. Ordinare, imporre di fare una cosa; usato [...] Cardinali (Varchi). 5. letter. Suggerire, raccomandare: con una voce grave e pietosa e con uno sguardo che comandavan amorevolmente . comandante, anche come sost. con accezioni specifiche (v. la voce). ◆ Part. pass. comandato, anche come agg. (v. la ...
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incrinatura
s. f. [der. di incrinare]. – 1. a. L’effetto dell’incrinarsi; crepatura leggera e sottile: il gelo ha prodotto un’i. nella parete; ho guardato in trasparenza tutti i bicchieri per accertarmi [...] suono, che ne interrompe per un attimo la purezza: parlava con voce limpida, senza incrinature; stava per cedere alla commozione, e la sua voce ebbe un’i. appena percettibile. b. Indebolimento, cedimento appena avvertibile che interrompe l’integrità ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] al danno o alle offese che si possono arrecare con la parola. c. estens., ant. Informazione, notizia data o ricevuta a voce, nelle frasi dare lingua a qualcuno, prendere lingua da qualcuno di qualcosa. 2. La lingua di animale macellato (bue, vitello ...
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sgolarsi
v. intr. pron. [der. di gola, col pref. s- (nel sign. 4)] (io mi sgólo, ecc.). – Parlare, cantare tanto a lungo, o con un tono di voce così alto, da rovinarsi la gola; quasi sempre con valore [...] invano i sei si sgolano a protestare, le grida di abbasso e di morte ne coprono la voce (Fogazzaro). ◆ Part. pass. sgolato, anche agg., senza più voce per avere troppo parlato o gridato o cantato: ogni giorno [la maestrina] ritorna a casa arruffata e ...
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intonazione
intonazióne s. f. [der. di intonare1]. – 1. a. L’atto, l’operazione d’intonare uno strumento registrandolo, o registrando e accordando tra loro le varie parti (corde, canne, ecc.), nel giusto [...] l’esecuzione di un brano di musica sacra vocale o vocale-strumentale. 2. estens. a. Altezza e intensità del tono di voce nel discorso: parlare con i. acuta, grave, profonda; i. monotona; o l’inflessione particolare con cui il discorso si colorisce: i ...
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squillante
agg. [part. pres. di squillare]. – Di tono alto, e di timbro chiaro, sonoro, vibrante, detto della voce umana e anche di alcuni strumenti musicali: ha una voce s.; parlò con voce s.; le note [...] s. della tromba, della fanfara. In usi estens. e fig., versi s., sonori, vibranti; riferito a colori intensi e molto vivaci: un rosso s.; fulgori squillanti nel cielo rossi e vermigli e rosati (Bacchelli) ...
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squillare
v. intr. [der. di squilla1] (aus. avere). – 1. Produrre un suono acuto e vibrante, o alto e chiaro, riferito a campanelli e a trombe (il cui suono è appunto detto squillo), o anche a squille [...] la moneta squillò proprio come prometteva (Vittorini). Per estens., riferito a una voce umana (e alle parole, alle cose stesse che esprime), alta e sonora: la voce dell’oratore squillava nel silenzio dell’aula; la sua coraggiosa denuncia squillò alta ...
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rimbombare
(raro ribombare) v. intr. e tr. [voce onomatopeica; v. bomba2] (io rimbómbo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere o essere) Di suoni cupi e fragorosi, echeggiare profondamente per un certo tempo: [...] senti come rimbombano le voci in questa caverna; Ma la sua voce ancor qua giù rimbomba (Petrarca); in queste sale antiche ... come agg., che rimbomba: suono, rumore, strepito rimbombante; una voce rimbombante; in senso fig., spreg. (sinon. meno com. ...
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portavoce
portavóce s. m. e f. [comp. di portare e voce; nel sign. 1 a, calco del fr. porte-voix], invar. – 1. s. m. a. Sinon. non com. di megafono. b. Fare, farsi p. delle mani, con le mani, sistemare [...] sentire anche da lontano. 2. s. m. Tubo metallico con imboccatura concava (boccaglio) alle due estremità, che serve a trasmettere la voce da un punto a un altro, da un ambiente a un altro, a non grande distanza; comunissimo spec. nelle navi (per ...
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Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’Uomo, prodotti dalle vibrazioni delle corde vocali nella laringe durante l’espirazione dell’aria e fatti risuonare all’interno della faringe, della cavità orale e delle fosse nasali che ne determinano...
voce
Serie o insieme di suoni articolati (➔ fonazione), o anche inarticolati, alla cui produzione concorrono fondamentalmente l’apparato respiratorio, con funzione di mantice, che ne condiziona l’intensità, la laringe, che ne regola l’ampiezza,...